(gr. Εὔριπος) Per i Greci antichi, il braccio di mare che separa l’isola di Eubea dalla costa continentale greca (antica Beozia); il nome designa ora la sua parte più stretta. Già nel 411 a.C. dai Calcidesi e dai Beoti era stato sbarrato quasi completamente con una diga; ora è scavalcato da un ponte sospeso.
Dal canale prende nome la corrente marina che lo percorre, provocata dallo sbilanciamento di livello prodotto dalle maree che ai due estremi nord-occidentale e sud-orientale del canale variano da 100 (alta) e 15 cm (bassa) a 40 e 10 cm. La corrente si alterna giornalmente in opposte direzioni e rende assai pericolosa la navigazione per lo stretto; le imbarcazioni utilizzano in genere per il passaggio il breve tempo che intercorre fra l’esaurirsi di una corrente e l’inizio di quella in direzione opposta.