Figlio (Riyād 1923 - ivi 2005) del re ibn Sa'ūd, fratellastro di Faiṣal e di Khāled, ministro degli Interni (1962-75), poi principe ereditario e vice primo ministro, nel 1982 divenne re e capo del governo. Perseguì una politica internazionale di carattere moderato e assunse la guida delle tendenze filoccidentali presenti nel mondo arabo, consolidando il ruolo dell'Arabia Saudita alla testa dello schieramento arabo più filoccidentale. In occasione dell'invasione irachena del Kuwait (1990), richiese il sollecito intervento di truppe statunitensi a difesa del confine saudita, provocando un forte e crescente malcontento di molta parte della popolazione per l'insediamento nel paese di eserciti stranieri. Tra la fine del 1995 e l'inizio del 1996 gravi problemi di salute costrinsero F. a cedere per alcuni mesi la gestione degli affari di Stato al fratello, ̔Abd Allāh ibn ̔Abd al-̔Azī̓z (n. Riyād 1924), che di fatto, complice il protrarsi della malattia di F., se ne occupò fino alla sua morte, quando gli succedette al trono. Negli ultimi anni del suo regno, sul finire degli anni Novanta, F. aveva mostrato, dopo una iniziale chiusura, una timida disponibilità a concedere alcuni diritti civili alle donne.