Uomo d'arme la cui fama è legata alla disfida di Barletta (13 febbr. 1503). Si chiamava forse Bartolomeo Giovenale o Giovanni Bartolomeo F.: lodigiano, o ferrarese, o parmense, di lui si sa pochissimo. Pare che morisse nel 1525 per una caduta da cavallo. La leggenda lo ha celebrato come il più valoroso dei cavalieri della disfida dopo Ettore Fieramosca.
Alla leggenda si è ispirato M. D'Azeglio per l'omonimo personaggio dei suoi romanzi Ettore Fieramosca (1833) e Niccolò de' Lapi (1841): nel primo F. è un soldato rissoso e buontempone; nell'altro, trascorso molto tempo, è diventato frate, ma frate pronto a impugnare la spada in difesa della patria.