– Pseudonimo della scrittrice e poetessa cinese Wang Fang (n. Nanchino 1955). Tra gli autori neorealisti più significativi della Cina postmaoista, ha esordito nella narrativa con il racconto Da peng che shang («Sul furgone», 1982) raggiungendo grande fama con il successivo Feng jing («Il paesaggio», 1987), drammatica narrazione della povertà nei sobborghi di Wuhan. La stessa lucida capacità di scandagliare nelle ordinarie tragedie della realtà emerge dal romanzo Luori (1991; trad. it. Il sole del crepuscolo, 2001) e dai racconti Tao hua can lan («Pesca brillante», 1992) e He chu jia yuan («Dov’è la mia casa», 1993). Tra le opere successive occorre fare menzione di Wu ni hu nian pu («Cronache del lago di fango nero», 2000), You ai mo you dou ming xin ke gu («Se l’amore c'è o non c’è, tu ricordalo per sempre», 2003), Shui zai shi jian zhi xia («Acqua sotto il tempo», 2008) e Wu Chang cheng («La città di Wuchang», 2011). Il resoconto quotidiano della crisi sanitaria globale prodotta dalla pandemia di Covid-19, pubblicato on line in tempo reale dal 25 gennaio al 24 marzo 2020 ed edito in Italia sotto il titolo Wuhan. Diari da una città chiusa (2020), è valso alla scrittrice fama mondiale, nonostante gli interventi di censura del governo cinese e le aspre critiche circolate sugli stessi social media.