fantasmi
Creature paurose dell'immaginazione
Ci sono stati fantasmi di tutti i tipi e in ogni epoca. Secondo le credenze popolari, sono apparizioni di esseri misteriosi, creati dalla fantasia e dalla ricerca di un contatto con il mondo dei morti. I fantasmi hanno avuto una grande fortuna nella letteratura
Spiriti, spettri, apparizioni, ombre. Così sono definiti i fantasmi, esseri incorporei che, mettono tanta paura. In certi casi non si vedono. Difatti in una fiaba di Italo Calvino, Giovannin Senza Paura si presenta in una locanda e chiede di dormire. Ma il padrone gli dice:
"Qui posto non ce n'è, ma se non hai paura ti mando in un palazzo".
"Perché dovrei aver paura?".
"Perché ci si sente e nessuno ne è potuto uscire altro che morto".
Dunque in quel palazzo ci si sente. Cosa? Rumori strani, forse di catene trascinate o urla che sembrano ululati… Ci sono i fantasmi. Giovannin Senza Paura, che la paura non conosce, va tranquillo in quel palazzo e il fantasma si fa anche vedere: cade giù dal camino un pezzo per volta, gambe, braccia, busto, testa.
Tutti hanno sentito parlare di fantasmi. Si presentano nelle maniere più diverse. Di regola sono immaginati coperti da ampie lenzuola bianche svolazzanti o avvolti da luce spettrale, ma in molti casi si sentono solo, altre volte assumono le sembianze di persone scomparse. Possono essere piccoli o giganteschi, perfino allegri.
Si pensa che siano spiriti di defunti che tornano nel mondo dei vivi. Preferiscono difatti aggirarsi nei cimiteri, ma gli piacciono anche i vecchi castelli medievali e le case isolate e diroccate. Amano gli scherzi e studiano curiose strategie per mettere paura. Molte di queste leggende sono note dagli strani versi (soffi e note stridule) di innocenti barbagianni (gufi, civette e barbagianni) che abitano le case abbandonate.
Sui fantasmi sono nati un'infinità di miti, generalmente legati a luoghi misteriosi o dominati da inspiegabili forze della natura, come i castelli inglesi. Nei paesi del Nord Europa, ove la gente vive a contatto con i terribili pericoli del mare, è nato il mito del vascello fantasma. Il vascello era una nave da guerra di ampia velatura, con due o più ponti, munita di cannoni, caduta in disuso dopo l'avvento delle navi a vapore. Secondo alcuni marinai si può intravedere, tra le nebbie e in un luogo imprecisato, un vascello fantasma, cioè lo spettro di una nave senza equipaggio, con le vele a brandelli e le assi cigolanti, capace di scivolare rapida sul mare piatto.
Questo mito ha stimolato la fantasia di grandi artisti. Il musicista tedesco Richard Wagner scrisse un'opera dal titolo Il vascello fantasma (o L'olandese volante, 1841) in cui narra le vicende di un marinaio che ha osato sfidare il mare.
È molto probabile che l'invenzione dei fantasmi derivi da un desiderio naturale degli esseri umani, quello di credere che la vita continui in qualche modo dopo la morte. Allora essi cercano un contatto con il mondo dell'aldilà. Il mistero della vita genera il bisogno di cercar di capire, di spiegare questo mistero. E quando si tenta di soddisfare tale bisogno nasce un piacere mescolato alla paura, si creano insomma, come si dice, i fantasmi, le chimere.
Comunque sia, i fantasmi li troviamo già presenti nei miti e negli scritti più antichi. Anzi molti eroi greci, compreso Ulisse, sono andati alla ricerca dei fantasmi: scesi negli inferi, si sono incontrati con gli spiriti incorporei di defunti già conosciuti in vita. Nell'Eneide, a Enea compare il fantasma della moglie Creusa per ricordargli il tragico momento della distruzione di Troia.
I fantasmi entrano nelle storie di fantasia e hanno una fortuna smisurata. Scrittori di tutto il mondo e di tutti i tempi hanno scritto e scrivono storie con fantasmi. Nei tempi moderni nasce addirittura un genere letterario, l'horror, che trova nei fantasmi, nei cimiteri, nelle case diroccate e nei castelli gli ingredienti fondamentali. Nel cinema poi i fantasmi sono spesso presenti nelle forme più varie. Anche Topolino, il famoso personaggio di Walt Disney, ha spesso a che fare con paurosi fantasmi.