Scrittrice italiana (Cagliari 1898 - Pangbourne, Berkshire, 1994), sorella dell'attore Renato C.; per parecchio tempo firmò anche con il cognome da sposata, Terni Cialente. Stabilitasi nel 1921 ad Alessandria d'Egitto, nel 1940 si trasferì al Cairo, dove svolse attività radiofonica e giornalistica in opposizione al regime fascista; tornò in Italia nel 1947. Esordì nel 1930 con un romanzo, Natalia, che risentiva alquanto del "realismo magico" alla Bontempelli; sono seguiti: Pamela o la bella estate (1935); Cortile a Cleopatra (1936), romanzo passato allora quasi inosservato, ma che, ristampato nel 1953 con prefazione di E. Cecchi, incontrò largo favore; Ballata levantina (1961), ambientato, come il precedente, per la maggior parte in Egitto, e accolto con accresciuti consensi; Un inverno freddissimo (1966), che ha invece per sfondo la Milano dell'immediato dopoguerra; Le quattro ragazze Wieselberger (1976), sulla dissoluzione di una famiglia borghese nella Trieste del primo '900. Nella narrativa della C. l'osservazione attenta, acutissima, di situazioni "attuali", non pur psicologiche ma sociali e politiche, nei momenti artisticamente più felici si fonde con le suggestioni della memoria lirica evocatrice del "tempo perduto".