Giurista italiano (Milano 1872 - Firenze 1939), prof. nell'univ. di Cagliari (1901), poi di procedura civile nelle univ. di Padova (1905) e di Bologna (1911) e di diritto amministrativo in questa (1913) e nell'univ. di Firenze dal 1925 fino all'espulsione dalla cattedra in applicazione delle leggi razziali; socio corrispondente dei Lincei (1930-38). Ha lasciato orme profonde in ogni campo del diritto pubblico. È dovuto a lui (1932) l'ordinamento giuridico dello Stato della Città del Vaticano. Tra le sue opere: Questioni di diritto amministrativo (1900); Le manifestazioni di volontà dello Stato (1901); Commentario delle leggi sulla giustizia amministrativa (1910); I vizi di errore, dolo e violenza negli atti amministrativi (1913); il Corso di diritto amministrativo (3 voll., 1914); I contratti della pubblica amministrazione (1937).