Scrittore e giornalista (Caserta 1844 - Napoli 1927); fu per qualche tempo direttore del Giornale di Napoli, collaboratore del Fanfulla di Roma con lo pseudonimo di Picche, e dei più importanti giornali napoletani, particolarmente del Corriere del mattino, di cui diresse la famosa terza pagina; insegnò per molti anni nell'Istituto orientale di Napoli, dapprima lingua e letteratura inglese, poi russa. Più che per gli scritti originali, di carattere narrativo (Racconti, 1878; Principia ed altre novelle, 1885; Racconti inverisimili, 1886; Nuove novelle, 1887; Quel che accadde a Nannina, 1887; ecc.) o rievocativo (Profili letterarî napoletani, 1882; Ricordi giornalistici, 1920), ebbe fama per la sua infaticabile operosità di traduttore (circa trecentocinquanta versioni), dal francese, inglese, tedesco, norvegese, polacco, e soprattutto dal russo: da Gogol´, Gor´kij, Dostoevskij, Tolstoj, Puškin e altri, che fu tra i primi a far conoscere in Italia.