Maresciallo di Francia (Tarbes 1851 - Parigi 1929). Insegnò tattica alla Scuola di guerra dal 1896 al 1901; allo scoppio della prima guerra mondiale era comandante di corpo d'armata, ma la battaglia della Marna lo vedeva già comandante d'armata. Diresse con successo le offensive dell'Artois e della Champagne, quindi comandò il gruppo delle armate del nord (1916). L'anno seguente passò a presiedere il Consiglio supremo di guerra interalleato, e nel marzo 1918 fu chiamato ad assumere la direzione del fronte occidentale. Gli inizî non furono fortunati: F. fu sorpreso dall'attacco tedesco del 27 maggio allo Chemin des Dames e subì un grave scacco. Clemenceau lo salvò a stento dalle ire del parlamento di Parigi e di Lloyd George, che lo volevano esonerare dal comando. F. rispose però in pieno al suo compito nel preparare e dirigere la battaglia di Francia (18 luglio - 11 nov. 1918). Fu uomo di grande dottrina, di mente lucida e di temperamento energico; si distinse più come stratega che come tattico, e soprattutto più nella difensiva tenace che nella creazione di nuove forme d'attacco. Lasciò importanti scritti, quali Des principes de la guerre (1903) e De la conduite de la guerre (1904).