Figlio (Graz 1608 - Vienna 1657) dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera, fu incoronato, vivente il padre, re d'Ungheria (1626) e di Boemia (1627). Nemico di Albrecht von Wallenstein, alla morte di questi ebbe il comando dell'esercito imperiale, meritandosi buon nome con la presa di Ratisbona e la vittoria di Nördlingen (1634). Re dei Romani nel 1636 e successore del padre nell'Impero (1637), indirizzò la sua politica verso la conclusione della guerra dei Trent'anni; nelle lunghe trattative con la Svezia, con i principi protestanti tedeschi e con la Francia, tentò invano la difesa della costituzione imperiale allora vigente e il mantenimento dell'intolleranza religiosa nei confronti del protestantesimo; fu costretto a sottoscrivere (1648) l'umiliante trattato di Vestfalia, nel timore che i principi cattolici tedeschi si accordassero con gli avversarî. Non riuscì, nella dieta di Ratisbona (1653), a rafforzare la posizione e le prerogative dell'imperatore.