Filippo il Buono (fr. Philippe le Bon) duca di Borgogna. - Figlio (Digione 1396 - Bruges 1467) di Giovanni Senza Paura e di Margherita di Baviera. Successo (1419) al padre, sostenne, nella guerra dei Cent'anni, il re Enrico V d'Inghilterra contro Carlo VII (1420) e per l'acquisizione di province, ducati e contee (fra il 1429 e il 1443) fece salire la Borgogna al rango di potenza europea. Fu anche un mecenate delle arti e della cultura.
Successe nel 1419 al padre, il cui assassinio lo rese nemico al delfino Carlo; riconobbe perciò il re d'Inghilterra Enrico V reggente di Francia ed erede di Carlo VI (1420) e partecipò quindi alle operazioni contro Carlo VII, facendo altresì prigioniera a Compiègne, nel 1430, Giovanna d'Arco. Combatté poi l'imperatore Sigismondo (che voleva riportare sotto la sovranità effettiva dell'Impero i possedimenti della Lotaringia), costringendolo alla pace, dopo esser riuscito ad accordarsi col re di Francia col trattato di Arras (1435). F. combatté allora l'Inghilterra (1436) per circa tre anni finché la stanchezza generale lo indusse a un trattato di pace anche con quel paese. Rimanevano però in sospeso problemi interni, tra cui assai grave la necessità di controllare le grandi città commerciali fiamminghe, anelanti a una più larga autonomia e sempre pronte a sollevarsi, costringendo F. a drastici interventi punitivi, come a Bruges (1437) e a Gand (1451-53). Intanto egli, per l'estensione e la continuità territoriale dei suoi stati, ambì a veder risorgere per sé l'antica Lotaringia, ma vanamente confidò nell'appoggio dell'Impero (1447) e del papa Niccolò V, giungendo persino a impegnarsi in un tentativo di crociata, fallito. Tali maneggi insospettirono il re di Francia, che tentò di sgretolare lo stato borgognone, finché F., stanco, affidò il potere al figlio Carlo.