(fiammingo Altrecht) Città (46.193 ab. nel 2007) della Francia settentrionale, capoluogo del dipartimento Pas-de-Calais. Mercato agricolo (cereali) e sede di industrie metalmeccaniche e tessili.
Capitale degli Atrebati (perciò detta Atrebatum), popolo della Gallia Belgica, fra gli ultimi ad arrendersi a Roma. Nota fin dall’età imperiale per la produzione di stoffe di lana, fu sede diocesana nel 6° sec. e dal 10° parte della contea di Fiandra. Il rapido sviluppo del settore tessile determinò la formazione di un ceto borghese benestante, che si diede presto ordinamenti comunali; nel 1232 la gilda dei tessitori di A., dotata di un proprio apparato militare, fu confermata dal conte di Fiandra. Passata alla Francia, divenne nel 1237 capoluogo della contea di Artois e andò distinguendosi per la produzione di arazzi (così denominati da A.). In declino dalla fine del 15° sec., seguì le vicende dell’Artois, fino all’annessione al regno di Francia nel 1659 (Pace dei Pirenei). Il primato di A. nell’arte degli arazzi decadde con la presa della città da parte di Luigi XI (1477). L’ultima fabbrica (Bernard Plantez) giunse con vita stentata al 1759. Quasi nulla ci è giunto della produzione di A.; celebri gli arazzi perduti commissionati dal duca di Borgogna Filippo l’Ardito a Jean Cosset (Storia di Alessandro) e a Michel Bernard (Battaglia di Roosebecke).