Finlandia
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Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato dell'Europa settentrionale. Al censimento del 2000 la popolazione era di 5.181.115 ab., saliti a 5.223.440 a una stima della metà del 2005: la dinamica demografica si mantiene relativamente vivace per un Paese sviluppato, dove un tasso di natalità del 10,4‰ (2006) contro un tasso di mortalità del 9,6‰ e un saldo migratorio attivo hanno portato l'incremento medio annuo allo 0,14%, con una proiezione al 2025 calcolata in 5.300.000 abitanti. Tutti gli indicatori socioeconomici denotano un benessere consolidato: la mortalità infantile è minima (4‰ annuo nell'intervallo 2000-2005) e la speranza di vita media alla nascita (75 anni per la componente maschile, 82 anni per quella femminile) fra le più elevate al mondo. Nella graduatoria dell'Indice di sviluppo umano (2006), basata sui parametri non della sola ricchezza ma anche della qualità della vita, la F. occupa l'undicesimo posto. La popolazione, prevalentemente concentrata nel Sud del Paese (su circa un decimo della superficie totale), per oltre il 60% è urbana; i centri più dinamici sono la capitale, Helsinki (559.050 ab. nel 2004), ma soprattutto Espoo, Turku e Vantaa.
Nei primi anni del nuovo millennio, l'economia finlandese è stata caratterizzata da una discreta crescita (3% nel 2004 e un'analoga percentuale nel 2005), sostenuta soprattutto dalla domanda interna e, in particolare, dai consumi delle famiglie, che hanno potuto godere di un aumento dei loro redditi determinato sia dalla riduzione della pressione fiscale sia dalla rivalutazione dei salari. Più irregolare la situazione degli indicatori produttivi (produzione industriale e investimenti), che ad anni di crescita hanno alternato anni di caduta. Dopo la crisi degli anni Novanta, il governo si era impegnato in una rigorosa politica di adeguamento di bilancio (riforma del welfare, privatizzazione dei servizi pubblici, e altro), grazie alla quale la F. è divenuto il Paese europeo con il più elevato surplus, destinato quest'ultimo al risanamento del debito dello Stato. Rimane negativa, invece, la situazione occupazionale: nel 2004 il tasso di disoccupazione era del 9,1%, uno dei più alti nell'ambito dei Paesi dell'Unione.
Date le condizioni ambientali e la concentrazione della popolazione nella regione più urbanizzata del Paese, l'agricoltura ha un peso sempre più modesto nell'ambito dell'economia finlandese, e interessa circa il 6% della forza lavoro. Tra i prodotti di rilievo, l'orzo (1.845.500 t nel 2004), l'avena (1.246.300 t), le coltivazioni ortofrutticole e la barbabietola da zucchero (1.002.000 t). Lo sfruttamento industriale del ricco patrimonio forestale è stato pianificato attraverso programmi di rimboschimento: nel 2003 la produzione di legname era stata di oltre 53,7 milioni di m3³ e ha contribuito per circa un quinto al totale delle esportazioni. Completano il quadro del settore primario un'evoluta zootecnia (977.000 bovini e 1,4 milioni di suini) e un discreto settore ittico (159.940 t nel 2002), il cui prodotto principale è un pesce simile all'aringa, lo spratto del Baltico. Il secondario rimane rappresentato da una vasta gamma di comparti, ancora per buona parte impostato sull'industria pesante, anche se molto dinamiche risultano le biotecnologie (preparazione di alimenti dietetici, industrie di prodotti farmaceutici, industrie relative alla protezione dell'ambiente ecc.): lo sviluppo di questo settore, per il quale la F. si pone al primo posto in ambito europeo, è in gran parte legato a una politica molto attiva nel campo della ricerca. Le industrie elettroniche e delle telecomunicazioni, in particolare la telefonia mobile, si avvalgono di tecnologie avanzate. Di interesse i parchi scientifici a Oulu, nella F. settentrionale, e a Espoo, presso Helsinki. Il turismo, che ha registrato 2.601.000 presenze nel 2003 (tedeschi, svedesi russi e statunitensi), è un settore in espansione, in specie nella zona dei laghi e in Lapponia. Sotto il profilo energetico, la F., per sostenere il forte fabbisogno delle proprie industrie, nel maggio 2002 ha approvato la costruzione di un nuovo reattore nucleare di terza generazione EPR (European Pressurized Reactor) a Olkiluoto, sulla costa sud-occidentale del Paese, dove era già in funzione una centrale nucleare 'tradizionale' a due reattori. L'entrata in esercizio del nuovo impianto, che ha una potenza di 1600 MW - ed è il primo commissionato in Europa (fatta eccezione per la Francia) dopo la catastrofe di Cernobyl´ del 1986 - è prevista per la fine del 2009: dopo si ipotizza che la quota di energia prodotta nuclearmente passerà dall'attuale 27% al 35% dell'energia elettrica totale.
Storia
di Ciro Lo Muzio
All'avvio del nuovo secolo si tennero le elezioni presidenziali (genn.-febbr. 2000) che assegnarono al secondo turno la vittoria a T. Halonen, candidata del Partito socialdemocratico (Suomen Sosialidemokraattinen Puolue, SDP), prima donna a ricoprire la carica di presidente della Repubblica nella storia del Paese. Nel marzo dello stesso anno fu introdotta un'importante riforma della Costituzione, in base alla quale il potere esecutivo del presidente della Repubblica era significativamente ridotto a vantaggio del Parlamento; a questo, secondo la nuova norma, era assegnato il compito di eleggere il primo ministro (che dal 1919 era, invece, di nomina presidenziale), mentre al presidente spettava la nomina degli altri ministri, sulla base di candidature presentate dal primo ministro. La nuova legge prevedeva, inoltre, una maggiore cooperazione tra il presidente della Repubblica e il Consiglio dei ministri in politica estera.
Le elezioni municipali (ott. 2000) segnarono una flessione delle preferenze per i due principali partiti della coalizione - il Partito socialdemocratico e il conservatore Kok (abbr. di Kansallinen Kokoomus, Raggruppamento nazionale) - a vantaggio del principale partito d'opposizione, il Kesk (abbr. di Suomen Keskusta, Partito di centro), temporaneamente diretto da A. Jäättenmäki (in sostituzione di E. Aho), che ottenne la maggioranza relativa dei voti (23,8%), divenendo il maggiore partito a livello comunale. Nell'estate 2002, a seguito delle dimissioni di Aho, l'incarico di segretario del partito passò in modo permanente a Jäättenmäki. La proposta di costruire una quinta centrale nucleare, avanzata da una compagnia elettrica nazionale (nov. 2000), sembrò minacciare la stabilità della coalizione di governo. Contestata dalla Lega verde (Vihreä Liitto), la proposta fu approvata dal Consiglio dei ministri (genn. 2002), nonostante l'opposizione di un'ampia parte del Parlamento (107 voti favorevoli contro 92). La Lega abbandonò la coalizione che, però, continuò a mantenere la maggioranza in parlamento con 130 seggi. Le elezioni legislative, nel marzo del 2003, segnarono un'ulteriore crescita di consensi per il Kesk; il programma elettorale - miglioramento dell'assistenza sanitaria, incremento dell'occupazione e alleggerimento degli obblighi di legge per la piccola impresa - valse al partito il 24,7% dei voti e la maggioranza relativa in Parlamento (55 seggi), contro il 24,5% (53 seggi) della SDP, mentre il Kok subiva le maggiori perdite ottenendo il 18,5% delle preferenze (40 seggi, 6 in meno rispetto alle votazioni precedenti). L'incarico di primo ministro andò a Jäättenmäki, ma il suo mandato fu di brevissima durata. Accusata di aver utilizzato documenti riservati del ministero degli Affari esteri per screditare il primo ministro uscente P. Lipponen, Jäättenmäki si dimise (giugno) dalla carica sia di primo ministro sia di segretario del Kesk; nel marzo del 2004 fu tuttavia prosciolta dall'accusa. Alla guida del governo fu sostituita da M. Vanhanen, vicesegretario del medesimo partito. Nelle elezioni presidenziali del gennaio 2006, la maggioranza dei voti (46,3%) andò al presidente uscente, Halonen, che fu così riconfermata nella carica.
Membro dell'Unione Europea a partire dal 1995, ma legata da una tradizionale amicizia con la Russia, la F. continuò a mantenere in politica estera una posizione neutrale. Nel luglio 1999 il Paese assunse la presidenza della UE e, nel corso dei sei mesi del mandato, l'allora presidente della repubblica M. Ahtisaari ottenne apprezzamenti internazionali per il ruolo diplomatico svolto nella soluzione del conflitto nel Kosovo. La F. non prese parte alle operazioni militari in Afghānistān decise in seguito agli attentati dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti e, nel 2003, si oppose all'invasione dell'Irāq per rovesciare il regime di Ṣ. Ḥusayn, offrendo tuttavia la disponibilità per azioni militari ratificate dal Consiglio di sicurezza dell'ONU e operazioni per il mantenimento della pace.