Nome con cui si indicano vari popoli dell’Europa settentrionale, formanti uno dei rami della maggiore famiglia etno-linguistica degli Ugro-Finni (➔). Sono di antico stanziamento in Europa; il loro primitivo habitat doveva occupare buona parte della Russia tra gli Urali e i bacini della Dvina e del Volga. Le migrazioni cui parteciparono con gli Slavi antichi portarono i F., nei primi secoli dell’era cristiana, a raggiungere le terre baltiche. Si distinguono tra i F. due fondamentali sottogruppi, uno occidentale (o baltico) (Suomi o Finlandesi, Careli, Vepsi, Ingri, Estoni, Livoni) e uno orientale (o del Volga) (Ceremissi o Mari, Mordvà, Permiachi, Votiachi, Sirieni). Nelle terre baltiche, sotto l’influsso della civiltà occidentale, i F. andarono incontro a un rapido progresso culturale, raggiungendo alti livelli di civiltà. I F. orientali invece, rimasti a lungo isolati nelle primitive sedi, subirono un processo acculturativo più lento, conservando parte delle loro caratteristiche tradizioni, come le abitazioni in legno a doppio spiovente, il bagno a vapore e il ricco abbigliamento femminile, adeguandosi poi al modello russo.