Nome di varie monete di Firenze con impresso il giglio, emblema della città. Nell’11° e 12° sec. i f. furono solo d’argento; nel 1253 fu coniata la moneta d’oro (massa di 3,54 g e bontà di 24 carati) con i tipi di s. Giovanni Battista e del giglio. Per diversità di coniazione e di peso, ebbe denominazioni speciali nelle successive emissioni (largo, leggero, stretto, di grosso o buon peso, di suggello). Larghissimi il credito e la diffusione della moneta fiorentina, imitata ovunque e talora contraffatta; vi furono così il f. di Lucca, di Milano, papale o di camera, di Savoia ecc. Il f. grosso d’argento ( popolino) fu emesso a Firenze (1296) con gli stessi tipi del f. d’oro, del valore di 2 soldi; il f. piccolo ebbe valore di 1/12 di soldo.
Con varietà di tipi e valore, molti furono i f. in ogni parte d’Europa e lo stesso nome ebbero le monete d’argento del valore di 100 quattrini, coniate a Firenze nel 1826, con le frazioni del mezzo o del quarto. Nel Lombardo-Veneto, fino al 1858, ebbe corso il f. austriaco da 60 Kreuzer, poi sostituito con il f. da 100 Kreuzer. Il f. inglese d’oro fu emesso nel 14° sec. nel regno di Edoardo III, ma presto ritirato. Il f. d’argento del valore di 2 scellini fu emesso nel 1849; il doppio f. d’argento fu coniato dal 1887 al 1890.