Architetto (Graz 1656 - Vienna 1723). Dette inizio alla prima generazione di architetti tedeschi, dalla quale fu fondata una vera e propria scuola nazionale nel contesto del barocco europeo, ma gli mancò quella sciolta eleganza che nell'opera del suo rivale e seguace J. L. von Hildebrand fu assunta a tratto specifico del barocco austriaco. A Vienna costruì il palazzo del principe Eugenio, iniziò il palazzo di Schönbrunn e la Karlskirche.
Studiò scultura col padre; dopo un soggiorno a Roma (1681), ammirato delle opere di F. Borromini, si dedicò all'architettura. Le sue prime costruzioni risalgono al 1690 circa: i castelli di Frain, numerosi progetti per feste e rappresentazioni, ecc. Fu architetto del conte di Thun, arcivescovo di Salisburgo (1693-1709), e costruì in questa città le chiese della Trinità (1694-1702), dell'ospedale di San Giovanni (1699), delle Orsoline (1705) e la Collegiata (1696-1707). A Vienna, tra l'altro, iniziò il palazzo imperiale di Schönbrunn, costruì i palazzi di Schönborn e del principe Eugenio e iniziò la Karlskirche, che rappresenta la nuova tendenza a forme e modi classicheggianti ispirati alla Francia; a Praga, è suo il palazzo Clam-Gallas. Ultima sua opera è la Biblioteca Imperiale di Vienna. .Nel 1721 pubblicò un libro: Entwurf einer historischen Architektur, che spiega il suo evolvere da forme barocche a classicheggianti. Egli vi tenta un giudizio obiettivo dei diversi stili storici e arriva a occuparsi dell'architettura asiatica. Svolse anche attività di architetto il figlio Joseph Emanuel (Vienna 1693 - ivi 1742), che portò a compimento varie opere del padre, ma che fu soprattutto ingegnere meccanico.