Medico e filosofo (Rapallo 1577 - Padova 1657), prof. di logica a Pisa, poi di filosofia a Padova (1609), quindi a Bologna. Tornò a Padova nel 1645 a insegnare medicina. Peripatetico, sostenne le posizioni aristoteliche e galeniche in numerose opere di medicina e di filosofia naturale; tra queste, De monstrorum causis, natura et differentiis (1616); De spontaneo viventium ortu (1618: sul dibattuto problema della generazione spontanea di insetti e vegetali dai processi di putrefazione); De motu sanguinis origineque nervorum (1647) in polemica con W. Harvey. Tra i suoi scritti di erudizione antiquaria: De lucernis antiquorum reconditis (1621); De annulis antiquis (1645); Hieroglyphica sive antiqua schemata gemmarum annularium (1653). Un elenco dei suoi scritti e delle sue polemiche è nel De propriorum operum historia (1634).