DEL TUPPO, Francesco
Nato a Napoli intorno al 1443, fu dal 1453 al 1458 tra i giovani che Alfonso I d'Aragona faceva erudire a proprie spese, ed ebbe poi da Ferrante il Vecchio taluni uffici, tra cui nel 1469 quello di scriba regio. Socio e direttore letterario e tecnico della tipografia di Sisto Riessinger (primo, nel 1471, a introdurre la stampa a Napoli), ne restò, al ritorno di quest'ultimo in Germania, e almeno fino al 1498, solo capo, stampando, tra altri libri, la seconda edizione napoletana della Divina Commedia (1479), il processo dei baroni ribelli (1487-88) e particolarmente (1495), in magnifica edizione, adorna di 88 grandi silografie, un suo volgarizzamento tanto della redazione latina quattrocentesca, fatta da Rinuccio di Castiglion Fiorentino, della bizantina Vita d'Esopo, quanto del popolarissimo testo medievale latino delle 66 favole esopiche attribuito al cosiddetto Anonymus Neveleti. Volgarizzamento di cui già nello scorcio del Quattrocento s'ebbero parecchie ristampe quasi tutte parziali, e notevole così per la lingua (un italiano tutto infarcito di napoletanismi), come per le "tropologie", "allegorie", "analogie", "istorie", ecc., da cui sono seguite le singole favole e che contengono accenni a uomini e cose napoletane.
Bibl.: A. Mauro, F. d. T. e il suo "Esopo", Città di Castello 1928.