Signore di Padova (Padova 1325 - Monza 1393); governò dal 1350 con lo zio Iacopino, poi dal 1355 da solo, promovendo una politica di espansione: occupò nel 1361 Feltre e Belluno, ma, assalito dai Veneziani (1372), dovette concludere una pace onerosa. Dopo aver partecipato alla guerra di Chioggia (1378-81) contro Venezia, nel 1383 si impadronì di Treviso e di Ceneda e nel 1386 rioccupò Feltre e Belluno. Alleatosi con Gian Galeazzo Visconti contro Antonio della Scala, venuto in lotta col suo alleato per il possesso di Vicenza, rinunciò alla signoria di Padova nel 1388 a favore del figlio Francesco Novello, riducendosi a Treviso. Cacciato l'anno dopo da una rivolta popolare fomentata dai Veneziani, morì prigioniero dei Visconti. Petrarca, che fu ospite di F., a Padova e ad Arquà, negli ultimi anni della sua vita, gli dedicò il suo De viris illustribus, e gli lasciò in eredità parte dei suoi libri.