Erudito (Napoli 1788 - ivi 1850); fu dapprima ufficiale nel ministero di Giustizia, poi precettore dei figli di G. Murat; professore di greco all'università di Napoli (dal 1815), poi di economia politica (dal 1821), infine di istituzioni giustinianee (1824) e di pandette (1844). Dal 1815 segretario perpetuo dell'Accademia pontaniana; dal 1837 diresse la pubblicazione dei dodici volumi del Real Museo Borbonico; dal 1839 direttore del Museo di Napoli e degli scavi del Regno. Si occupò di filologia classica, di numismatica, di epigrafia, di glottologia, di archeologia. Della sua amplissima attività erudita restano, tra l'altro, i tre volumi di Opuscoli diversi (1826, 1833, 1836), e la fitta collaborazione al Giornale enciclopedico di Napoli, nonché al Giornale numismatico e al Bullettino archeologico napoletano, da lui fondati rispettivamente nel 1808 e nel 1842, e al Rheinisches Museum.