IMPERIAL, Francisco
Poeta castigliano, nato a Genova verso il 1360; si trasferì insieme col padre Giacomo, gioielliere, durante il regno di Pietro I (1350-69) a Siviglia, dove forse morì nei primi decennî del sec. XV. È il maggiore rappresentante della corrente poetica innovatrice che nel Cancionero de Baena si contrappone, con un contenuto didascalico e moraleggiante, alla decadente tradizione gallega.
Al vieto manierismo concettuale e stilistico l'I., con un desiderio di maggior bellezza formale, sostituì un tipo di lirica più alta nell'ispirazione e negli assunti, più elaborata e decorosa nella veste esteriore. Il suo modello fu la Divina Commedia. Ingegno né profondo né originale, tolse a Dante motivi e colori e nel Decir per la nascita di don Juan e più ancora nel Decir a las syete virtudes traducendo e componendo a mosaico svolse quell'elemento melodico che accenna e palpita nell'antica lirica gallega. Per le qualità intrinseche della sua arte, per l'esempio dato nell'uso dell'allegoria, non più idea personificata, e per l'impiego dell'endecasillabo, l'I. chiari e determinò l'ideale estetico della generazione seguente e ne ebbe lodi solenni dal marchese di Santillana nella sua Carta a don Pedro connestabile di Portogallo. L'opera dell'I. è tutta in El Cancionero de man Alfonso de Baena, ed. F. Michel, I, Lipsia 1860.
Bibl.: M. Menéndez y Pelayo, Antología de poetas líricos castellanos, Madrid 1918, IV, p. lxvii seg.; Chandler Rathfon Post, Mediaeval spanish Allegory, Cambridge Mass. 1915 (cfr. M. Casella, in Bullettino della Società Dantesca It,. n. s., XXVII, 1920, p. 34 segg.).