Regista cinematografico (Parigi 1932 - Neuilly-sur-Seine 1984); critico cinematografico dal 1950, fu tra gli animatori di quel processo di rinnovamento del linguaggio cinematografico che prese il nome di Nouvelle Vague. Esordì nella regia con Les quatrecents coups (1959), narrazione in parte autobiografica ma di libertà e intensità romanzesche. Autore versatile e prolifico, ha ottenuto vasti consensi con i suoi film incentrati sui temi dell'infanzia tradita, dell'autonomia dei sentimenti, trattati con particolare sensibilità, della energia liberatrice dell'amicizia: un'opera ricca di riferimenti e citazioni dalla letteratura ma soprattutto dal cinema, e in particolare dal cinema popolare americano. Tra i suoi film, si ricordano: Jules et Jim (1962, dal romanzo di J.-P. Roché); La peau douce (La calda amante, 1964); Fahrenheit 451 (1966); L'enfant sauvage (1970); L'histoire d'Adèle H. (1975); L'homme qui aimait les femmes (1977); Le dernier métro (1980); La femme d'à côté (1981); Vivement dimanche! (1983). Come attore, oltre che in alcuni suoi film (La nuit américaine, Effetto notte, 1974; La chambre verte, 1978), è comparso anche in Close encounters of the third kind (1977) di S. Spielberg.