Haydn, Franz Joseph
Alle origini dello stile classico
Compositore austriaco del Settecento, Franz Joseph Haydn è stato, insieme a Mozart e Beethoven, uno dei protagonisti del classicismo viennese, momento tra i più luminosi della storia della musica. Considerato il padre della sinfonia, concepì le nuove forme della sinfonia per orchestra, della sonata per pianoforte e del quartetto per archi
Nato nel 1732 nella cittadina austriaca di Rohrau, nel Burgenland, Haydn ereditò l'amore per la musica dal padre, artigiano e arpista dilettante. Iniziò a studiare il violino e il clavicembalo all'età di cinque anni, e tre anni dopo diventò uno dei piccoli cantori del duomo di S. Stefano a Vienna, dove poté proseguire gli studi musicali. All'età di 17 anni, alla muta della voce, venne allontanato dal coro e si trovò privo di mezzi. Tuttavia, grazie all'abilità raggiunta nel canto, nel violino, nel cembalo e nella composizione, fu presto in grado di intraprendere con successo la professione di musicista e di dedicarsi all'insegnamento.
La reputazione di Haydn nel campo della composizione e dell'insegnamento crebbe rapidamente. Dapprima egli fu al servizio del principe Karl Joseph von Fürnberg, per il quale scrisse i primi quartetti per archi (attorno al 1757); in seguito passò alle dipendenze del principe Morzin e compose la sua prima sinfonia (1759).
Nel 1761 Haydn diventò responsabile di tutte le attività musicali presso la sfarzosa corte del principe ungherese Paul Anton Esterházy e poi del principe Nicolaus, detto 'il Magnifico', che fece costruire nel castello di Esterház un teatro d'opera e uno di marionette e stipendiò inoltre un'orchestra e una compagnia di cantanti italiani. In un ambiente così favorevole Haydn scrisse numerose opere teatrali serie e buffe, tutte in italiano (alcune su libretto di Carlo Goldoni e Pietro Metastasio), oratori, messe, musica strumentale e vocale di vario genere, la maggior parte delle 52 sonate per pianoforte ‒ che rappresentano un contributo fondamentale alla letteratura di questo strumento ‒ e oltre 80 delle sue 108 sinfonie.
Egli portò a un elevato grado di perfezione stilistica la struttura detta forma-sonata (forme musicali), presente in genere nel primo movimento di una sinfonia, sonata o quartetto classici. In questa forma-sonata due idee musicali contrastanti, spesso dal solo punto di vista armonico, venivano dapprima esposte, poi sviluppate ‒ cioè elaborate ‒ e infine riproposte nella tonalità principale della composizione.
Le sinfonie costituiscono la punta di diamante della sua produzione, tanto che Haydn è spesso chiamato 'il padre della sinfonia' per averne progressivamente fissato un modello formale talmente equilibrato da essere a lungo imitato. Esse solitamente vengono indicate con un numero progressivo, ma alcune sono note con un titolo convenzionale. Tra queste la Sinfonia degli addii (n. 45, 1772), che Haydn scrisse per giocare uno scherzo al principe: nell'ultimo movimento gli orchestrali mano a mano si alzano, spengono la candela che illumina il leggio e abbandonano il palcoscenico, finché non rimane sul palco un solo violinista. Prima della morte del principe Nicolaus, avvenuta nel 1790, Haydn ultimò anche le sei sinfonie dette parigine (nn. 82-87, 1785-86).
Nel 1791, Haydn accettò l'invito dell'impresario Johann Peter Salomon a recarsi a Londra per dirigere una serie di concerti, che comprendevano tra l'altro l'esecuzione di sei nuove sinfonie composte per l'occasione. Il successo fu straordinario: Haydn acquisì in Inghilterra grande notorietà e onori, consolidati anche da una laurea honoris causa dell'università di Oxford, e fu considerato come il più illustre continuatore di Händel. Durante i soggiorni a Londra, tra gli anni 1791 e 1795, egli scrisse ben 200 composizioni. A questo periodo risalgono le dodici celebri sinfonie dette londinesi (nn. 93-104), espressione della sua piena maturità artistica, tra cui si ricordano La pendola (n. 101, 1793-94) e la sinfonia Londra (n. 104, 1795). Rientrato in patria, nuovamente alle dipendenze di un principe Esterházy, Nicolaus II, Haydn compose alcune tra le sue opere più mature, come l'oratorio sacro La creazione (1796-98) e quello profano Le stagioni (1799-1801). Dal 1803 smise di comporre e morì a Vienna nel 1809.