Denominazione (da contrazione del francese Frontières extérieures, Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) dell'agenzia europea istituita con il regolamento UE n. 2016/1624 nel settembre 2016, a seguito della pressione di imponenti flussi migratori verso i Paesi europei verificatasi negli anni precedenti, allo scopo di estendere e potenziare i compiti assolti dall’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea, nata nel 2004 con il decreto del Consiglio Europeo n. 2007 e con sede a Varsavia, attiva dall’anno successivo nel coordinamento degli interventi tra Paesi, nell’elaborazione di analisi dei rischi e nella costituzione di unità di reazione rapida in situazioni di emergenza. L’estensione delle attività dell’agenzia europea promossa dal regolamento fissato nel 2016 prevede, oltre al controllo dei flussi migratori in arrivo e alla gestione delle aree di frontiera dei paesi Schengen, responsabilità nella lotta alla criminalità transfrontaliera e interventi di sostegno agli Stati membri sottoposti a pressioni immigratorie estreme. Tra i suoi ambiti di competenza rientrano anche la formazione di agenti dei servizi nazionali, l’espletamento delle pratiche necessarie al rimpatrio di migranti e la gestione di sistemi di informazione per la circolazione di dati tra le autorità di frontiera. Nell'aprile 2022 F. Leggeri, direttore esecutivo dell’Agenzia dal 2015, ha rassegnato le dimissioni, subentrandogli dal dicembre 2022 H. Leijtens.