Famiglia di comici dell'arte dei secc. 16º e 17º. Giovanni, detto Sivello (m. tra il 1603 e il 1611), fu notissimo per l'abilità nel rappresentare da solo commediole nelle quali interpretava via via i diversi personaggi con straordinaria versatilità; anche autore di bizzarrie poetiche in dialetto e in lingua. Il figlio maggiore, Francesco (n. 1588 - m. Bologna 1636), fu celebre secondo zanni con il nome di Scappino e ingegnoso costruttore di svariati strumenti musicali che suonava con grande perizia accompagnando le sue canzonette; per molti anni fece parte della compagnia dei Confidenti; con G. B. Andreini fu a Parigi nel 1624-25. Furono anche attori il figlio minore di Giovanni, Carlo, detto Zan Polpetta, ben accolto in varie corti; la moglie di Scappino, in arte Spinetta, e le figlie Luisa (Lucilla), moglie di Domenico Locatelli (Trivellino), e Giulia (Diana), applaudite come attrici e cantanti nel 1645 a Parigi nella Finta Pazza di Giulio Strozzi e Francesco Paolo Sacrati. Si ricordano poi, nella seconda metà del sec. 17º, Girolamo, Pantalone nella compagnia del duca di Modena, e Ippolita, prima attrice e capocomica; ma non sappiamo se e in qual grado fossero parenti di Scappino.