Uomo politico e scrittore romano (76 a. C. - 5 d. C.). Fu avverso al primo triumvirato, e specialmente a Pompeo; divenne poi amico e collaboratore di Cesare: con lui fu a Farsalo, a Tapso e a Munda. Fu pretore nel 45, proconsole in Spagna nel 44, dove riuscì, alla morte di Cesare, a mantenere la situazione contro Sesto Pompeo. Da Antonio fu fatto legato della Transpadana, dove si occupò della distribuzione delle terre ai veterani. Nel 41 fu contro Ottaviano nella guerra di Perugia, nel 40 fu console: nell'ottobre era tra i delegati di Antonio per la pace di Brindisi e come garante di questa pace è cantato nella quarta egloga di Virgilio a lui dedicata. Combatté contro i Partini in Illiria e riportò il trionfo (39); si staccò poi da Antonio, ma rifiutò sempre di collaborare con Ottaviano, e si ritirò a vita privata, dedicandosi agli studî. L'opera sua più importante sono le Storie (ora perdute) dell'età di Cesare. A lui si deve anche l'apertura della prima biblioteca pubblica in Roma.