Miscela di idrocarburi contenenti prevalentemente da 14 a 20 atomi di carbonio; corrisponde alla frazione di petrolio che distilla fra 250 e 350 °C circa (nella prova di distillazione ASTM il distillato a 250 °C deve essere inferiore al 65% e a 350 °C superiore o uguale al 90%). Ha densità compresa fra 0,84-0,88 g/cm3; è, in definitiva, la frazione che sta fra il cherosene e il residuo della distillazione primaria (topping). Il nome deriva dal fatto che in passato il g. era usato per ottenere, mediante piroscissione, il gas d’olio, impiegato come gas illuminante. Il g. ha caratteristiche variabili a seconda della natura dei grezzi di partenza; si usa come carburante dei motori diesel (è questa la principale utilizzazione in Italia), come combustibile per riscaldamento domestico (il g. è il combustibile liquido più utilizzato nella maggior parte dei paesi europei), come olio assorbente, come materia prima da sottoporre a cracking per ottenere frazioni leggere (benzine), come flussante per altri prodotti di raffineria.