Termine introdotto inizialmente come traduzione tedesca dell’espressione moral sciences, utilizzata da J. Stuart Mill nel System of Logic (1843), e poi diffusosi nella filosofia tedesca postidealistica soprattutto a partire dall’Einleitung in die Geisteswissenschaften (1883) di W. Dilthey, che con esso intendeva l’insieme delle discipline che hanno per oggetto il mondo umano e che si distinguono dalle scienze della natura (Naturwissenschaften) per la storicità dei fenomeni indagati e per il procedimento ermeneutico della ‘comprensione’ (Verständnis) da esse adottato. Diverso è il criterio di distinzione proposto da W. Windelband, che, al metodo delle scienze volte a individuare le leggi generali dei fenomeni (scienze nomotetiche), contrapponeva il metodo delle G., rivolte allo studio dell’individuale e del particolare (scienze idiografiche).