GENOVA (XVI, p. 547; App. I, p. 644; II, 1, p. 1026)
Negli ultimi anni lo sviluppo topografico della città è stato imponente e rapidissimo; stabilita la continuità dell'abitato nella fascia costiera, se non proprio per tutta l'ampiezza del comune, almeno da Pegli fino a Nervi, nuovi quartieri si sono formati anche nell'interno, specialmente a nord-est del Bisagno e nella valle di questo torrente, mentre in quella del Polcevera le costruzioni residenziali si alternano a quelle industriali.
Considerevole e sempre crescente è stato anche lo sviluppo demografico, alimentato da continue correnti di immigrazione, con un incremento, al censimento del 1951, di oltre 50.000 abitanti rispetto al 1936. Alla fine del 1959 la popolazione superava le 750.000 unità.
Le attività del porto, malgrado i gravi danni subìti dalle opere di difesa per effetto della mareggiata del 1955, hanno conservato un'importanza tuttora prevalente e sempre maggiore rispetto a tutta l'economia locale. Il suo movimento commerciale ha superato nel 1957 i 16.000.000 di t, scendendo nel 1958 poco al di sotto di tale cifra; per l'80% circa si tratta di merci sbarcate; sulle altre materie prime prevalgono il carbone e gli olî minerali e combustibili, il cui traffico si è notevolmente sviluppato negli ultimi anni (e va tuttora crescendo). Anche il movimento passeggeri ha subìto un incremento considerevole, oscillando nel biennio 1957-58 attorno alle 288.000 unità.
Numerose le nuove iniziative industriali, mentre la maggior parte di quelle preesistenti hanno ampliato ed espanso le loro attività; strettamente connessi con la funzione industriale del porto sono l'impianto della grande acciaieria di Cornigliano (vedi la voce relativa) e l'installazione a Multedo di Pegli e nella Val Polcevera di depositi costieri e raffinerie di olî minerali; dalla prima località è in via di costruzione un oleodotto per la Svizzera. In altri stabilimenti metallurgici e meccanici è invece in atto un ridimensionamento delle lavorazioni in dipendenza della nuova organizzazione di questo settore produttivo. Sempre fiorente infine l'attività di costruzioni navali (cantieri di Sestri Ponente).
Anche le attività commerciali risultano in notevole espansione, mentre le comunicazioni hanno subìto qualche apprezzabile miglioramento con la costruzione dell'autostrada per Savona e con il raddoppio, in corso di esecuzione, di quella per Serravalle; a Sestri Ponente è in via di costruzione, su un'area ricavata da uno specchio marino con progressivo riempimento di questo, l'aeroporto internazionale. Vedi tav. f. t.
La provincia di Genova. - L'importanza crescente del centro portuale di Genova e delle sedi industriali che lo contornano si è fatta sentire in misura sempre maggiore anche sul territorio della provincia, dipendendo quasi esclusivamente dalle possibilità di occupazione in tali attività il suo incremento demografico (pop. res., al censimento del 1981, 929.000 ab.; al 31 dicembre 1958, 990.000 ab.), concentrato prevalentemente nella fascia costiera. Allo sviluppo delle attività commerciali ha dato anche un buon impulso l'incremento del turismo, sia nei centri tradizionali della Riviera di Levante (Rapallo, S. Margherita, Portofino, Sestri Levante), sia a Genova stessa (nel complesso della provincia 1.120.000 arrivi, di cui 450.000 di stranieri; 4.855.000 presenze, di cui 1.450.000 di stranieri, nel 1958).