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Gerasa

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(gr. Γέρασα) Antica città della Giordania (od. Jarash, nel distretto di Irbid), fondata in età ellenistica da (o in onore di) un re seleucidico di nome Antioco, come mostra l’altro nome, frequente in quest’epoca, di Antiochia al Crisorroa (gr. ̓Αντιόχεια πρὸς τῷ Χρυσορρόᾳ), dal fiume che la traversava. Nel 78 a.C. circa cadde in dominio di Alessandro Ianneo; sotto Pompeo divenne parte della Decapoli, poi dal 160 della provincia di Arabia, e infine della Palaestina secunda; fiorì particolarmente tra la seconda metà del 1° e il 2° secolo. Era importante fortezza e nell’8° sec. fu sede di vescovato. Decadde con l’occupazione araba, e fu rasa al suolo nel 1121 da Baldovino II.

Restano imponenti rovine risalenti alla sistematizzazione dell’impianto urbano del 1° e 2° sec.: una grande piazza ovale circondata da portici, un grande ninfeo, i propilei del santuario di Artemide, ottimamente conservato, un arco onorario, un ampio ippodromo, due teatri (sopra il più grande dei quali sorgeva il santuario di Zeus), due tetrapili, terme, altri templi. Gli scavi hanno portato alla luce inoltre uno straordinario e importantissimo complesso monumentale di età cristiana dei secoli 4°-7°. La chiesa più antica, forse la cattedrale, è a tre navate, con abside, dietro cui è un’ampia scalea. Su una terrazza più alta è la chiesa di S. Teodoro (494) di tipo basilicale, con atrio colonnato; presso di essa si trovano il battistero, i bagni, costruiti dal vescovo Placco (474), e le abitazioni ecclesiastiche. Esistevano inoltre varie altre chiese: la basilica dei Profeti apostoli e martiri (465), a pianta quadrata con abside; la chiesa di S. Giovanni Battista, rotonda, con 4 nicchie, iscritta in un quadrato e decorata di mosaici, che con quelle vicine di S. Giorgio e dei Ss. Cosma e Damiano forma un gruppo omogeneo eretto nel 529-533. La basilica dei Ss. Pietro e Paolo, con tre absidi, forse della metà del 6° sec., ha importanti mosaici pavimentali. La basilica detta dei Propilei (565) ha utilizzato il santuario di Artemide. La basilica sorta sui resti di una sinagoga (530-553) conserva mosaici pavimentali con scene bibliche.

Vedi anche
Decapoli (gr. Δεκάπολις) Nel mondo greco-romano confederazione di dieci città. In particolare, quella fondata da Pompeo nel 64-63 a.C. riunendo i territori di 10 città della Transgiordania (Damasco, Filadelfia, Rafana, Scitopoli, Gadara, Ippo, Dio, Pella, Gerasa, Canata). archeologia Scienza dell’antichità che mira alla ricostruzione delle civiltà antiche attraverso lo studio delle testimonianze materiali (monumentali, epigrafiche, numismatiche, dei manufatti ecc.), anche mediante il concorso di eventuali fonti scritte e iconografiche. Caratteristica dell’a. è il metodo di acquisizione ... Transgiordania Emirato formatosi nel 1921 nei territori a E del Giordano affidati in mandato alla Gran Bretagna; dopo la guerra arabo-israeliana del 1948-49 prese il nome di Giordania (➔). foro figPresso gli antichi Romani, lo spazio intorno alla casa e alla tomba; più tardi, il centro religioso, commerciale, amministrativo, culturale della città ( f. urbano). Nei centri abitati di maggiore importanza, oltre che piazza del mercato, era soprattutto il centro della vita degli affari. Secondo ...
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  • ASIA in Archeologia
  • STORIA PER CONTINENTI E PAESI in Storia
  • ASIA in Geografia
Tag
  • ALESSANDRO IANNEO
  • ETÀ ELLENISTICA
  • BALDOVINO II
  • BATTISTERO
  • GIORDANIA
Altri risultati per Gerasa
  • GERASA
    Enciclopedia Italiana (1932)
    (Γέρασα, Gerăsa) Renato Bartoccini Antica città della Transgiordania (oggi Gerash) di fondazione ellenistica. In epoca romana è attestato da epigrafi e monete anche il nome di Antiochia ('Αντιόχεια προς τῷ Χρυσορρόᾳ). Conquistata da Alessandro Ianneo nel 78 a. C., fece parte della Decapoli, dal 160 ...
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