Viaggiatore (Vedana, Belluno, 1792 - Firenze 1836). Recatosi in Egitto (1818), si unì (1820) a una spedizione diretta al Sennār, dalla quale fu tuttavia escluso dopo un lungo soggiorno a Wādī Ḥalfā. Proseguì allora da solo verso la Nubia, compiendo numerosi itinerarî attraverso regioni ancora sconosciute, delineando carte e raccogliendo materiale di vario genere. Compì anche un viaggio nell'oasi di Sīwa (1821) e diresse scavi archeologici e rilevamenti cartografici. La maggior parte delle sue collezioni fu distrutta da un incendio al Cairo. Rientrato in patria (1823), si dedicò a lavori di cartografia. Da ricordare i Saggi pittorici, geografici, statistici, catastali sull'Egitto (1827) e l'Atlante del basso e alto Egitto (post., 2 voll., 1836). Si dedicò anche ad alcuni studî chimici e scoprì un procedimento di conservazione per pietrificazione di corpi animali o umani (o parti di essi), senza alterazione alcuna; di tale scoperta conservò il segreto che portò nella tomba.