Operazione (ingl. jet-grouting) con la quale si consolida un terreno in situ iniettandovi dall’esterno, con un apposito impianto, un fluido a pressione molto elevata. Questo, mescolandosi con le particelle del terreno, ne modifica le proprietà secondo quanto richiesto. Il fluido comunemente usato è una miscela di acqua-cemento che viene immessa con una velocità di qualche centinaio di m/s e con una pressione nel tubo di iniezione di 350-450 bar. Quando è necessaria una preliminare disgregazione del terreno, prima del trattamento vero e proprio viene immessa in profondità solamente acqua ad altissima velocità. L’acqua o la miscela, che durante il trattamento risulti in eccesso, risale in superficie passando tra la parete del foro praticato e quella del tubo di iniezione, trasportando anche le parti molto sottili del terreno rimosso. Con la g. si realizzano colonne di terreno cementato con diametro di 0,40-2 m, o setti piani con spessore di 0,20-0,30 m, fino alla profondità di 50 m.