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LAZÅR, Gheorghe

di Claudio Isopescu - Enciclopedia Italiana (1933)
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LAZÅR, Gheorghe

Claudio Isopescu

Professore ed iniziatore dell'insegnamento nazionale in Valacchia. Nacque il 15 giugno 1779 ad Avrig in Transilvania e, dopo aver fatto gli studi a Cluj e a Vienna, fu dal 1811 al 1815 professore nel seminario del vescovato di Sibiu, ma nel 1816, per divergenze personali e politiche col vescovo Bob, diventò l'educatore dei figli di un boiaro valacco a BraŞov e poi si stabilì a Bucarest, dove grazie all'aiuto di alcuni boiari come Dinicu Golescu e C. Bălăceanu aprì la prima scuola romena e nel 1818 fondò l'"Accademia", il primo istituto superiore dove le lezioni venivano impartite in romeno. Questo apostolo del credo della scuola latinista transilvana contribuì anche al successo della rivoluzione di Tudor Vladimirescu del 1821.

Il L. pubblicò Versuri de Laudǎ (Vienna 1808), fece importanti discorsi come quelli in occasione della consacrazione di Dionisie Lupu come metropolita (1819) e dell'ascensione al trono di Grigorie Ghica (1822), scrisse un Apel per l'apertura della scuola e un altro per la pubblicazione di libri romeni (1822), testi scolastici come la trigonometria, l'aritmetica, la grammatica, la geografia, la filosofia, la storia universale, dei quali solo alcuni furono recentemente pubblicati, e Povǎţuitorul tinerimei (Buda 1826), il quale comprende favole, racconti morali, pagine sugli usi popolari, massime, ecc.

Dopo i moti del 1821 il L. malato dovette tornare ad Avrig, dove morì il 17 settembre 1823; la scuola fu poi riaperta dal suo allievo, l'italianista Eliade Rădulescu.

Bibl.: P. Poenaru, Gheorghe Lazǎr Şi Şcoala românǎ, in anal. Acad. Rom., 1872, p. 111 segg.; N. Iorga, Istoria literaturii româneŞti în veacul al XIX-lea, Bucarest 1907, I, pp. 12, 17-20, 24-29; G. Bogdan-Duicǎ e G. Popa Lisseanu, Viaţa Şi opera lui Gheorghe Lazǎr, Bucarest 1924.

Vedi anche
Romania Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero. 1. Caratteristiche fisiche 1.1 Morfologia. Il territorio della Romania costituisce un’entità geografica armonica, malgrado le ... Valacchia (rom. Valahia) Regione storica della Romania, delimitata a NO dall’arco dei Carpazi e a S dal Danubio, che con largo semicerchio ne segna il confine con la Serbia, la Bulgaria e la Dobrugia. La regione è costituita da una serie di terrazzi profondamente incisi dall’erosione, che a N e a O si appoggiano ... Cluj-Napoca (ungh. Kolozsvár; ted. Klausenburg) Città della Romania (310.243 ab. nel 2007) in regione collinare, nella valle del Piccolo Someş. È il capoluogo del distretto di Cluj e il più importante centro industriale (settori metallurgico, meccanico, tessile, chimico, farmaceutico e della lavorazione della porcellana) ... Transilvania (romeno Transilvania o Ardeal; ted. Siebenbürgen; ungh. Erdély) Regione naturale e storica della Romania, ampia poco meno di 60.000 km2 e costituita essenzialmente dal bacino di Transilvania, zona di colline argillose e marnoso-arenacee la cui altezza media si aggira sui 400 m s.l.m., chiusa a N, a ...
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    Patriota e riformatore romeno (Avrig, Transilvania, 1779 - ivi 1823). Studiò a Cluj e a Vienna; poi (1816) passò in Valacchia e si stabilì a Bucarest dove, in mezzo a grandi difficoltà, fondò presso il convento di San Saba la prima scuola col romeno come lingua d'insegnamento (1818). È considerato perciò ...
Vocabolario
làzio
lazio làzio agg. [dal lat. Latius], poet. – Laziale, latino: un l. carme (Foscolo); Al l. suon pe’ i curvi lidi errante (Carducci).
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