Regista italiano (Verona 1924 - Milano 2022). Tra il 1948 e il 1952 creò a Padova, per il Teatro dell'università da lui fondato, le prime moderne rappresentazioni di testi del Ruzzante e di B. Brecht, allora sconosciuto in Italia. Votatosi a un realismo ricco di sfumature e a un teatro di attori e senza macchinismi, nel corso della sua prolifica carriera ha prediletto autori veneti come Goldoni e Ruzzante (La moschetta, Il parlamento, La Piovana), cimentandosi tuttavia anche con autori come R. Bacchelli, G. Testori, A. Koestler, J. B. Priestley, U. Betti, G. Greene, G. B. Shaw, P. Levi. Attivo anche nel teatro d'opera, nel cinema (Il terrorista, 1963; La Betìa, 1971) e nella televisione (Mosè, 1976), direttore del Teatro Stabile di Torino (1957-81) e sovrintendente dell'Arena di Verona (1968-69; 1993-98), ha diretto ancora Il diario di Anna Frank (1991), Il bugiardo e La bottega del caffè di Goldoni (1993).