Attore e regista teatrale italiano (Roma 1921 - ivi 1981); s'impose quale protagonista del Candeliere di Musset (1945). Successivamente con la Morelli-Stoppa (1946-47), col Piccolo Teatro di Roma (1949-50), con la Morelli-Stoppa (1951, Morte di un commesso viaggiatore di Miller), con la Pagnani (1951-52, Chéri di Colette e Marchand, Un mese in campagna di Turgenev), con la comp. stabile di Roma, nel 1953-54 prese parte ad alcuni spettacoli del Piccolo Teatro di Milano. Nel 1954 fondò con Buazzelli (uscitone l'anno successivo), Falk, Guarnieri, Valli, una compagnia detta "dei giovani"; esordì nella regia con Gigi di Colette (1955). Nello stesso anno assunse, con R. Valli, la direzione della compagnia. Tra le sue regie, pregevoli per rigore ambientale e originalità stilistica, si ricordano: La fiaccola sotto il moggio di D'Annunzio; La bugiarda di Fabbri; Il diario di Anna Frank; Le tre sorelle di Čecov; ma la sua fama di regista è legata per lo più agli spettacoli pirandelliani (Il gioco delle parti, 1966; Così è, se vi pare, 1971; Trovarsi, 1974). Sciolta la Compagnia dei giovani (1974), diresse per il festival di Spoleto Il malato immaginario di Molière con R. Valli. Curò regie di spettacoli lirici.