PETROCCHI, Giorgio
Critico e filologo, nato a Tivoli il 13 agosto 1921; professore universitario dal 1955, ha insegnato letteratura italiana nell'università di Messina e dal 1961 nell'università di Roma. Socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, è condirettore dell'Enciclopedia Dantesca e di questa Appendice. Critico attento, si è occupato di quasi tutti i secoli della letteratura italiana: dal Trecento (Ascesi e mistica trecentesca, 1957) al Quattrocento (Masuccio Guardati e la narrativa napoletana del Quattrocento, 1953) al Cinquecento (Pietro Aretino tra Rinascimento e Controriforma, 1948; Matteo Bandello, 1949; I fantasmi di Tancredi, 1972) all'Ottocento (Edoardo Calandra, 1947; Fede e poesia dell'Ottocento, 1948; Scrittori piemontesi del secondo Ottocento, 1948; Lezioni dî critica romantica, 1975) al Novecento (La formazione letteraria di G. Pascoli, 1953; Poesia e tecnica narrativa, 1962). Particolarmente notevoli le sue indagini sul Mamzoni (La tecnica manzoniana del dialogo, 1959, e Manzoni: letteratura e vita, 1971); il più recente volume di P., L'ultima dea (1977), raccoglie studi e ricerche che vanno da Dante (per la lettura della Divina Commedia P. ha scritto una guida in tre volumi, 1978) a Foscolo. Come filologo, ha curato numerose edizioni critiche (Il mondo creato del Tasso, il Novellino di Masuccio Salernitano, la Vita Fratris Juniperi, il Teatro di P. Aretino); su tutte emerge, per l'eccezionale impegno di lavoro e d'impostazione, l'edizione della Divina Commedia (4 voll., 1966-67), realizzata in base alla tradizione manoscritta anteriore a G. Boccaccio.