Antico condottiero ebreo, figlio di Nun, della tribù di Efraim, successore di Mosè nella suprema reggenza d'Israele. Secondo la narrazione dell'omonimo libro biblico, guidò la conquista della Palestina, attraversando il Giordano da oriente, occupando miracolosamente Gerico e irradiando quindi le sue truppe verso il sud e il nord della regione; solo alcune roccaforti cananee resistettero alla conquista. G. spartì quindi il territorio tra le tribù israelitiche, prima a Ghilgal e poi a Silo; morì a 110 anni e fu sepolto a Timnat-seraḥ, nelle montagne di Efraim. Tra gli episodî che di lui si narrano, famoso è quello del Sole fatto fermare perché una vittoria potesse essere completata (Giosuè 10, 12-14). A queste notizie bibliche, l'archeologia ha trovato notevoli termini di confronto, consentendo di datare la conquista israelitica della Palestina nella seconda metà del 13º sec. a. C. È probabile, tuttavia, che gli eventi siano stati più complessi; che una parte della penetrazione sia avvenuta per moto lento e pacifico; e che le tribù conquistatrici si siano congiunte in Palestina con altre sorelle che non avevano partecipato al soggiorno in Egitto.