DAINELLI, Giotto
Geologo e geografo, nato a Firenze il 19 maggio 1878, accademico d'Italia dal 1929. Laureatosi nel 1900 nell'Istituto di studî superiori di Firenze, ove ebbe a maestro Carlo de Stefani, nel 1914 fu nominato professore di geografia nell'università di Pisa; di qui passò, come insegnante di geologia, all'università di Napoli e poi a Firenze. Il D., oltre a varî viaggi in Europa, nell'Africa e nell'Asia mediterranea, ha compiuto anche importantì esplorazioni. Nel 1906 percorse insieme con Olinto Marinelli la Colonia Eritrea, e la relazione scientifica di questo viaggio è ancor oggi l'opera fondamentale sulla geologia e la geografia fisica della regione. Nel 1913-14, come membro della spedizione De Filippi, percorse il Kashmir, il Caracorum, il Turkestan cinese, raccogliendo enorme quantità di dati e di materiali; scoprì col Marinelli la sorgente del fiume Yarcand. Nel 1930 il D. ha organizzato e condotto una propria spedizione, pure nel Tibet occidentale, esplorando il ghiacciaio Siacen e valicando, per primo, il colle fra questo e il ghiacciaio Rimu.
L'opera scientifica del D. si estende alla geologia, alla paleontologia, alla geografia fisica e umana. Tra le opere maggiori, oltre ai Risultati scientifici di un viaggio nella Colonia Eritrea, Firenze 1912 (in collaborazione con O. Marinelli) è da ricordare la serie di grossi volumi dei risultati geografici e geologici della spedizione De Filippi (Studi sul Glaciale, 1922; Le condizioni delle genti, 1924; I tipi umani, 1925; Le condizioni fisiche attuali, 1928; seguirà un volume sulla geologia). Tra le opere geologiche ricordiamo la monografia su L'Eocene friulano, Firenze 1915, quella sulla Struttura delle Prealpi friulane, Firenze 1921, gli studî sull'Eocene e il Miocene della Dalmazia, ecc.; nel campo della geografia fisica numerosi scritti riguardanti i ghiacciai e il glaciale, la morfologia delle Alpi e dell'Appennino, ecc. Molti anche gli scritti di antropogeografia, tra i quali due monografie sulla popolazione in Toscana, inserite (1912 e 1917) nell'importante collezione di Memorie Geografiche, da lui edite e dirette dal 1907 al 1919. Note sono le opere del Dainelli sulla Dalmazia, dell'italianità della quale egli fu sempre fervido assertore (La Dalmazia, Novara 1918; Fiume e la Dalmazia, Torino 1925); le guide automobilistiche, i libri divulgativi (Lettere dall'Eritrea, Bergamo 1908; Paesi e genti del Caracorùm, Firenze 1924; Il Monte Bianco, Torino 1926; La regione balcanica, Firenze 1922).