Naturalista (Revò, Trento, 1835 - Padova 1900). Compiuti gli studî universitarî a Vienna, proseguì le sue ricerche ittiologiche a Genova. Fu prof. di storia naturale a Modena (1862), quindi (dal 1869) di zoologia, anatomia e fisiologia comparata a Padova. Con L. Salimbeni tradusse l'Origin of species (1864), contribuendo non poco, anche con opere originali, alla diffusione del darwinismo in Italia. Il pensiero di Darwin, del quale peraltro non accettò talune ipotesi (selezione sessuale, pangenesi) - mentre di altre accentuò i legami con il lamarckismo: la selezione naturale è legata all'uso e non uso degli organi e all'ereditarietà dei caratteri acquisiti -, guidò le sue ricerche nel campo della zoologia sistematica (ripensamento del rapporto specie-varietà) e lo portò a interessarsi di antropologia, di paleontologia, soprattutto nel tentativo di definire la genealogia dell'uomo e la classificazione della specie umana (è del 1866 il suo Origine dell'uomo, in cui ipotizza un prototipo comune per l'uomo e per la scimmia), e, infine, di batteriologia. Maestro di valore e fervido organizzatore, profuse il suo impegno anche nella vita politica e civile, divenendo, a Padova, punto di riferimento dell'irredentismo trentino.