Figlio (Digione 1371 - Montereau 1419) di Filippo l'Ardito e di Margherita di Fiandra. Nel 1384, alla morte della nonna materna, assunse il titolo di conte di Nevers. Famoso per il valore dimostrato contro i Turchi (1396), che, presolo prigioniero, lo rilasciarono in cambio di un forte riscatto, successe nel ducato di Borgogna al padre nel 1404; l'anno dopo ereditò dalla madre la Fiandra, l'Artois e la Franca Contea. Ben presto G. assunse un ruolo di primo piano nel Consiglio del re. Forte anche dell'appoggio della borghesia, vi si oppose a Luigi d'Orléans, fratello del re Carlo VI e reggente in sua vece vista l'infermità mentale del sovrano, finché (1407) G. fece assassinare Luigi assumendo lui la reggenza. Si acuì così lo scontro tra borgognoni (sostenitori di G.) e armagnacchi (capeggiati da Bernardo VII conte d'Armagnac, la cui figlia aveva sposato Carlo, figlio di Luigi d'Orléans). Con l'appoggio di tutto il popolo di Parigi, G. poté nel 1413 rendersi padrone della capitale, del re e del delfino. Ma proprio gli eccessi del partito popolare, i cabochiens, lo costrinsero a lasciare Parigi: fatta pace coi suoi avversarî, strinse però intese con Enrico V d'Inghilterra e, per essersi mantenuto neutrale durante la campagna del 1415, perse molto del suo prestigio. Nel 1418 riuscì di nuovo a impadronirsi di Parigi e governò con la regina Isabella di Baviera. Con la ripresa dell'offensiva inglese, fattasi pericolosa per i suoi stessi dominî, G. tentò di stabilire un'intesa col delfino Carlo, ma questo lo fece assassinare tendendogli un tranello sul ponte di Montereau. La sua politica dinastica aveva ormai legato i Paesi Bassi alla casa di Borgogna.