OLIMPICI, GIUOCHI (XXV, p. 277)
GIUOCHI Nel 1936 ebbe luogo a Berlino l'XI Olimpiade, preceduta dai giuochi olimpici invernali svoltisi a Garmisch-Partenkirchen. La Germania ottenne i migliori risultati, aggiudicandosi 30 medaglie d'oro e interrompendo la serie delle vittorie nordamericane. Gli Stati Uniti si assicurarono 25 titoli olimpionici ed il secondo posto nella graduatoria generale che, pur non essendo contemplata dal regolamento, viene tenuta in considerazione dal mondo sportivo. Nel 1940 gli eventi bellici in corso non permisero la celebrazione della XII Olimpiade ad Helsinky, sede fissata dal Comitato internazionale olimpico dopo la rinuncia di Tōkyō. Analoga fu la sorte della XIII edizione fissata per il 1944, anno cruciale della seconda Guerra mondiale. Terminate le ostilità il Comitato internazionale olimpico riprese la sua funzione e nell'estate del 1948 si tenne nello stadio londinese di Wembley la XIV olimpiade. L'inverno precedente si erano disputati a Saint Moritz i giuochi olimpici invernali, alla loro quinta edizione. L'Olimpiade di Londra risentì, e nelle difficoltà organizzative e nei risultati tecnici, del periodo bellico trascorso, ma ebbe il pregio di riattivare i rapporti internazionali nel campo sportivo, interrotti nel 1939. Parteciparono ai giuochi atleti di 59 nazioni ma molte assenze furono sentite; prima fra tutte quella della Germania. La rappresentativa più numerosa e più preparata, quella degli Stati Uniti, fu la trionfatrice nei giuochi londinesi conquistando 38 titoli olimpionici, 27 medaglie d'argento e 20 di bronzo; la Svezia risultò 2a classificata. L'Italia ha conquistato a Londra otto titoli olimpionici, tanti quanti ne aveva ottenuti a Berlino nel 1936, talché la migliore affermazione degli olimpionici italiani rimane ancora quella di Los Angeles, nella X Olimpiade, allorché gli azzurri conquistarono 12 titoli di campione ed il secondo posto nella classifica generale, mentre a Berlino passarono al 3° ed a Londra al 5° posto. Nel 1952 ad Helsinki vedrà il suo svolgimento la XV Olimpiade.
Tra i più significativi risultati delle Olimpiadi di Londra sono da ricordare le affermazioni della olandese Blankers-Koen, la dominatrice delle gare atletiche femminili, nuova primatista mondiale degli 80 m. con ostacoli (11″ 2), che ha meritato tre medaglie d'oro (m. 100, 200 piani, 80 ad ostacoli). Due medaglie d'oro ha conquistato la francese Ostermeyer vincitrice nei lanci del disco e del peso. In campo maschile i Nordamericani si affermarono nell'atletica leggera, nel nuoto e nei tuffi; i Turchi nella lotta libera, gli Svedesi nella lotta greco-romana e nelle gare di marcia, l'Inghilterra nel canotaggio, la Francia e l'Ungheria nella scherma, l'Italia e il Sudafrica nel pugilato. Degne di considerazione le prove del cecoslovacco Zatopek nella corsa dei 10.000 metri, dell'italiano Consolini nel disco, dello svedese Grut nel pentathlon moderno. Gli Italiani hanno conseguito la vittoria nelle seguenti specialità: lancio del disco (Consolini); gara individuale di spada (Cantone); ciclismo: velocità (Ghella), tandem (Perona e Teruzzi); pugilato: pesi piuma (Formenti); lotta greco-romana: pesi mosca (Lombardi); canottaggio: quattro senza (equipaggio della Moto Guzzi di Mandello Lazio); pallanuoto (squadra composta da Buonocore, Bulgarelli, Rubini, Ognio, Pandolfini I e II, Arena e Ghira). Nel febbraio dello stesso anno a Saint Moritz l'italiano Nino Bibbia dava all'Italia l'unica vittoria delle Olimpiadi della neve e del ghiaccio vincendo la gara di skeleton.