Pittore (Firenze 1330 circa - Padova 1393 circa). Della sua prima attività in Lombardia rimangono affreschi nell'abbazia di Viboldone, nella chiesa di S. Maria di Brera e il trittico alla National Gallery datato 1367, che rivelano influssi di Giovanni da Milano. Gli affreschi nella cappella degli Eremitani, di cui restano pochi frammenti (1370), gli valsero la cittadinanza padovana. Nel 1367 terminò la decorazione del battistero di Padova e, prima del 1382, nella basilica del Santo, quella della cappella del beato Luca Belludi e l'Incoronazione della Vergine, per la cappella di Niccolò e Balzanello da Vigonza. In questi grandi affreschi G., parallelamente ad Altichiero, sviluppa uno stile lontano da quello dei contemporanei toscani, improntato a un vivo senso del colore e a larghezza compositiva.