Movimento espressivo emerso negli USA all'inizio degli anni Settanta del 20° sec. con la realizzazione di figurazioni e scritte nello stile del fumetto e della pubblicità, eseguite con vernici spray nelle stazioni e sui vagoni della metropolitana di New York, nonché negli spazi pubblici e sui muri della città. Gli autori di questi interventi, detti anche graffiti metropolitani, sono in genere ragazzi di strada del Bronx e di Brooklyn, che si firmano con pseudonimi. Il fenomeno emerge all’attenzione della critica e del mercato artistico con The Fabulous Five (tra cui si ricordano G.L. Quinones e F. Brathwaite), K. Scharf, R. Cutrone, Rammelzee (S. Piccirello), A-One (A. Clark). Con la partecipazione all'esposizione Documenta 7 di Kassel (1982) e alla mostra Post graffiti (1983, New York e Rotterdam), che ne hanno consacrato i principali esponenti (K. Haring, J.-M. Basquiat), il graffitismo è entrato ufficialmente nella scena artistica internazionale, collegandosi per certi aspetti al neoespressionismo e alla transavanguardia europei.