Nelle sistematizzazioni tipologiche dell’antropologia della fine del 19° sec., un gruppo di popolazioni dell’Asia nord-orientale (detto anche paleosiberiano) caratterizzato dall’uso di lingue isolate (quindi non associabili in una pretesa famiglia linguistica), sebbene siano state rilevate alcune connessioni con le lingue uralo-asiatiche e con l’eschimese. I gruppi che lo compongono (tra cui Ciukci, Korjaki, Ainu, Ket) sono popolazioni mongoliche, all’infuori degli Ainu, che, prima dei mutamenti avvenuti nel corso del 19° e 20° sec., avevano un’economia fondata sull’allevamento e la pastorizia.