Figlio (n. 1240 circa - m. Alessandria 1292) di Bonifacio II detto il Gigante, successe al padre nel 1253 sotto la tutela della madre. Continuando la politica ghibellina della famiglia, fin dal 1260 iniziò l'opposizione agli Angioini in Piemonte, alleandosi (1261) con Manfredi contro Carlo d'Angiò. Con l'appoggio di Alfonso X di Castiglia, di cui aveva sposato la figlia Beatrice (dopo la morte della prima moglie Isabella di Gloucester) e che lo nominò suo vicario in Italia, riu scì a spezzare il dominio angioino in Piemonte (1275). G. vide allora per circa quindici anni il culmine della sua potenza, dominando di fatto, pur sotto varie forme giuridiche, il Piemonte e molta parte della Lombardia. Catturato ad Alessandria con inganno da suoi nemici, preoccupati della sua potenza, fu rinchiuso in una gabbia e lasciato morire.