Pittore austriaco (Baumgartner, Vienna, 1862 - Vienna 1918); è stato il principale esponente della Secessione viennese. Figlio dell'incisore e orefice boemo Ernst, incominciò a lavorare seguendo la professione paterna. Nel 1867 si iscrisse alla Kunstgewerbeschule, dove nel 1878 fu suo maestro F. Laufberger, che esercitò su di lui una profonda influenza. Fu Laufberger a procurargli, nel 1880, la commissione di decorare il palazzo, appena costruito, dell'architetto Sturany sullo Schottenring a Vienna. In quest'opera, che durò due anni, K. ebbe come aiuto il fratello Ernst junior e il più anziano F. Matsch. Con gli stessi decorò nel 1882 il soffitto del teatro di Reichenberg; l'anno dopo i tre artisti lasciarono la scuola e crearono un proprio studio. Nello stile del loro maestro, che risentiva del gusto decorativo di H. Makart, produssero un numero notevole di decorazioni: teatro di Fiume, 1883; Kurhaus e teatro di Karlovy Vary (Karlsbad), 1886-88; scalea del Burgtheater di Vienna. Nel 1891 cominciarono a dipingere le lunette sopra la scalinata del Kunsthistorisches Museum. Sono i primi lavori in cui l'opera di K. si distingue da quella degli altri due membri del gruppo, la cui attività fu interrotta in seguito alla morte del fratello Ernst nel 1892. Gli anni immediatamente successivi furono per K. ricchi di esperienze e di ricerche volte verso le problematiche del post-impressionismo (Musica, 1895, Monaco, Neue Pinakothek). Sempre più in contrasto con le autorità accademiche, nel 1897, seguendo l'esempio di quanto era già avvenuto a Monaco nel 1892, con altri 19 artisti fondò la Secessione viennese (Vereinigung bildender Künstler Österreichs, Secession), della quale fu presidente fino al 1905. Dal 1900 al 1903 fu incaricato di dipingere tre composizioni, ispirate alla Filosofia, alla Medicina e alla Giurisprudenza, per l'università di Vienna, tutte rifiutate e aspramente criticate perché ritenute oscene. In una alternativa di crudo naturalismo e di astratto decorativismo, K. aveva infatti cercato di esaltarvi la natura e la vita in antitesi con le convenzioni sociali. Intanto si maturava il suo stile più personale e inconfondibile, impostato su una preziosità inesauribile, raggiunta con l'uso di materiali diversi (oro, vetri), in un continuo svolgersi di forma dal reale all'astrazione decorativa. A formare la cultura figurativa di K. concorrono motivi bizantini e giapponesi e, soprattutto, elementi dello stile "floreale". La pittura di K. mira a un'espressione raffinata, piena di sottintesi letterarî e simbolici, al cui cerebrale estetismo si associano accenti di acuta sensualità. La sua ricerca di sottili ritmi decorativi di linee e di colori ebbe grande influenza per la formazione delle correnti astrattiste, e dello stesso Kandinskij.