Pseudonimo dell'illustratore italiano Gustavo Rosso (Torino 1881 - Milano 1950). Capace di tradurre in immagini ogni genere di storia (e soprattutto quelle per l'infanzia) attraverso un segno duttilissimo, ancora di gusto ottocentesco nella cura dei particolari e nell'uso del tratteggio, fu tra i principali collaboratori (dal 1909) del Corriere dei piccoli e lavorò per diversi editori, illustrando più di 200 volumi. Tra questi sono almeno da ricordare: Les contes drôlatiques (Le sollazzevoli historie) di H. de Balzac per Formiggini (1920); Con l'amore e con l'ala: l'aurea leggenda dugentesca di Alcassino e Nicoletta rinnovellata di L. Orsini per Hoepli (1922); Le confessioni di un italiano di I. Nievo per Treves-Treccani-Tumminelli (1931), considerato da alcuni il suo capolavoro; 16 voll. della collana per ragazzi "La scala d'oro", diretta da V. Errante e F. Palazzi, per la UTET (dal 1932); I promessi sposi di A. Manzoni per l'Editrice Manzoniana (1950).