Ḥamāh (ebr. Ḥămāt) Città della Siria occidentale, bagnata dall’Oronte. Capoluogo del distretto omonimo (8883 km2 con 1.524.000 ab. nel 2008). Il clima è caldo-umido, trovandosi la città in una depressione, incassata tra alte colline. È mercato di una ricca regione agricola, con industrie di trasformazione e tessili.
Fu città aramaica e ittita; centro di un piccolo Stato indipendente (10°-8° sec. a.C.), nel 720 a.C. fu definitivamente conquistata e annessa all’Assiria da Sargon II. Risorta a una certa importanza sotto i Seleucidi, ebbe accanto all’antico nome quello di Epifania, in onore di Antioco IV Epifane. Nel 638 cadde in potere degli Arabi. Fece parte dei domini degli Hamdanidi, degli Atäbeg, degli Ayyubiti e contò fra i suoi sovrani lo storico e geografo Abū l-Fidā’. Seguì poi le sorti del resto della Siria, sotto i Mamelucchi e gli Ottomani, sino al 1918.
Gli scavi hanno messo in luce una successione di livelli a partire dall’epoca neolitica (5° millennio a.C.). La fase corrispondente al 10°-8° sec. a.C. rappresenta forse il miglior esempio dell’organizzazione di una cittadella aramaica (acropoli fortificata, porta monumentale, palazzo). Nel sito sono stati rinvenuti un trono, leoni scolpiti, tavolette cuneiformi (9° sec. a.C.), corredi funerari.