Nome di un re di Akkadū (chiamato pure S. il Grande) e di due re assiri. 1. S. il Grande, della cui figura si impadronì in seguito la leggenda, era all'inizio semplice funzionario alla corte di Kish; spodestato il sovrano Ur-Zababa, condusse varie guerre vittoriose, ma solo dopo aver vinto Lugalzaggisi, che aveva formato un vasto stato sumerico intorno alla città di Uruk, poté riunire sotto di sé tutta la Mesopotamia meridionale e fondare la dinastia di Akkadū (circa 2350 a. C.). L'impero di S., che giunse sino al Mediterraneo, rappresentò il primo successo politico dei Semiti in Mesopotamia. 2. S. I, figlio di Ikunum, regnò in Assiria verso l'inizio del 18º sec. a. C. e fu l'ultimo grande sovrano dell'antico Impero assiro. 3. S. II (721-705 a. C.) fu uno dei più energici sovrani neoassiri. Proseguendo la politica imperialistica dei suoi predecessori, nel 721 distrusse Samaria, nel 720 vinse gli Egiziani a Qarqar e a Rafia, nel 717 annettè la città ittita di Karkemish. Più tardi si volse contro Marduk-apal-iddin, sovrano dello stato aramaico di Bīt Yakīni che aveva usurpato il trono di Babilonia, e gli Elamiti, sconfiggendo entrambi. Morì di morte violenta. A S. II si deve la fondazione di una città residenziale che portava il suo nome, Dūrsharrukīn.