Scrittore tedesco (Rüstringen, Wilhelmshaven, 1921- Glückstadt, Schleswig-Holstein, 1996). Studiò ad Amburgo, dove ricoprì l'incarico di lettore presso l'editrice Claassen (1956-59); dal 1959 lavorò alla radio di Stoccarda con un'alta responsabilità nel settore delle trasmissioni culturali. Influenzato, fra l'altro, dalla filosofia del linguaggio di Wittgenstein, interpretò ogni variazione della lingua come variazione nella concezione del mondo e dell'esistenza. Puntando su una poetica di avanguardia, ridusse il contenuto emozionale della lirica e postulò la distruzione della sintassi convenzionale, limitando la lingua al puro necessario fino ad ottenere una lingua astratta che riflettesse l'alienazione che domina la realtà moderna. Da ricordare, sulla linea d'una sperimentazione di continuo riproposta, Kombinationen (1954), Topographien (1956), la serie dei Textbücher (11 voll., 1960-87), costituiti da composizioni poetiche e da brani in prosa fra loro organizzati, e dei Projekte in prosa (5 voll., 1970-80). Nel campo della saggistica scrisse, fra l'altro, Über Literatur (1966) e Zur Tradition der Moderne (1972).